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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

Comunisti veri e comunisti finti

“Non c’è libertà senza uguaglianza, ma l’uguaglianza, spesso, ha ucciso la libertà”. Per riassumere il senso del primo romanzo del cantautore Mario Castelnuovo ( Il badante di Che Guevara - Salerno Editrice) basta forse questa frase. La rivolge il vecchio senatore comunista, ridotto da una paralisi su una sedia a rotelle, al suo badante, un ragazzo venuto dall’est colto e ribelle, cui il vecchio ha dato il nome di Drogo. E proprio come il tenente Drogo del Deserto dei Tartari buzzatiano, egli è il simbolo dell’attesa di un evento che non si costruisce mai: una società giusta, retta da uomini onesti. Romanzo essenziale (poco più di 90 pagine), dalla prosa svelta, cruda e (a lampi improvvisi) poetica, ma dai molteplici significati. Romanzo narrato a due voci alternate: quella del senatore comunista, con una vita da attivista alle spalle e una vecchiaia borghese, che si chiede se il suo impegno sia stato veramente genuino o solo apparente; e quella del ragazzo, che conosce la m

Musicista a domicilio

Sergio Caputo è un animale di razza, un istrionico talentuoso narratore di sbronze, amori e idiosincrasie di cui mi innamorai da liceale e che mi ha accompagnato con la sua chitarra e l'ironia acida per tutta la giovinezza. Un musicista che non somiglia a nessuno dei colleghi italiani, una bestia rara, il più marziano dei nostri cantautori (lui non ama essere definito così), il più sottile, il più apparentemente disimpegnato e il più profondo. Un genio? Probabilmente sì, capace di sconvolgere il pop italiano con una canzoncina leggera e drammatica sulla condizione di single prima che diventasse di moda esserlo ( Bimba se sapessi , primi anni ottanta) e di proseguire con altre canzoni e album ( Un sabato italiano, Italiani mambo, No smoking, Effetti personali ) di qualità eccelsa e non sempre riconosciuta. Uno che con le parole ci ha sempre fatto quel che ha voluto, incastrando concetti complicati dentro una frase e un giro melodico come neanche il più ispirato De André è riuscito a